Come tutti i ragazzi giovani che si accostano alla pipa anche io ho dovuto arrivare, un giorno, al confronto con i miei genitori.
Mia Mamma è mancata troppo presto per potermi regalare una pipa, ma sono sicuro che l'avrebbe fatto. Le piaceva vedermi fumare anche se spesso mi prendeva per il culo perché, come tutti i neofiti, all'inizio non riuscivo mai a tenerla accesa. Sono sicuro che se avesse avuto il tempo mi avrebbe regalato una Dunhill, probabilmente una Cumberland... non troppo grande. Una Dublin direi.
Non so perché ma ho questo presentimento.
Tutte le sere quando ci mettevamo in poltrona con il nostro The mi diceva: "Beh? Non ti accendi la pipa?" e io, contento di questo invito, prendevo il necessario e mi mettevo a fumare. Spesso mi raccontava del signore che vedevamo spesso passare e che lei hai incrociato per 25 anni sotto casa. Era un notaio che aveva lo studio 100 metri dopo casa mia. Diceva che le piaceva l'odore di menta che emanava la sua pipa... a me personalmente faceva abbastanza schifo. Mia Mamma ha sempre incoraggiato le passioni e, sebbene questa non fosse una delle più salutari per il corpo, mi ha sempre spronato a cercare informazioni a conoscere meglio chi realizzava le pipe che fumavo. È stata la fumatrice di sigarette più interessata alla pipa che io abbia mai conosciuto.
Mio padre, fumatore incallito e nervoso di sigarette... Muratti Blu!
Non ha ancora capito che la pipa la fumo perché mi piace. La vede come un sostituto delle sigarette... non si è mai interessato al perché della mia scelta. L'ha sempre vista come un oggetto che produce un casino di fumo e un odore sovente non a lui congeniale.
Senza contare quando si è incazzato perché un giorno mi chiese una sigaretta, e io che fumavo la pipa, gli risposi picche... ancora mi ricordo quel pomeriggio in ufficio e ancora rido.
La mia fortuna è che avevo la mia stanza in ufficio e quindi potevo fumare lavorando senza dargli troppo fastidio.
Non penso gli sia mai venuto in mente di regalarmi una pipa e onestamente non so neanche su cosa cadrebbe la sua scelta. Penso che lui la veda come incartare un pacchetto di sigarette e dire: "Ecco il tuo regalo".
"I miei" sono stati sempre due persone molto diverse tra di loro e il bipolarismo che mi caratterizza ne è la prova lampante.
Fortunamente non hanno mai fatto storie in merito al mio fumo più o meno molesto e quindi li ringrazio molto. In ogni fumata c'è la voce di mia mamma che mi dice dolcemente: "Dai, impegnati e non farla spegnere" e lo sguardo austero di mio padre come per dire: "Guarda te, se gli chiedo una sigaretta non ce l'ha.. doveva proprio fumare la pipa?". Non so se è giusto o sbagliato... bello o brutto ma questa cosa mi fa sorridere molto. Quando fumo ci penso sempre... e, in qualche modo, mi fa stare bene.
Francesco
Ciao, bell'articolo, personale e appassionato. Scopro solo oggi questo blog che da ora frequenterò, essendo anche io un appassionato.
RispondiEliminaTi ringrazio per aver letto questo articolo che per la mia storia di fumatore di pipa è un po' la chiave di volta...
EliminaGrazie ancora e spero che tu, come hai detto, continuerai a seguirmi anche se purtroppo ultimamente scrivo poco