mercoledì 16 dicembre 2015

Blogger Venduto o Non Venduto? E se avessi sbagliato tutto?

Da qualche tempo mi sto chiedendo se ho sbagliato qualcosa o se faccio bene ciò che mi ero prefissato di fare.
Combattere Castello mi è riuscito... anche se una seconda opportunità non si nega a nessuno.
La cosa che più mi fa riflettere è: la strada di "integrità" che ho scelto va bene? È la cosa giusta da fare rompere le palle agli ipocriti e lottare contro chi si svende?

Onestamente non lo so più.
Qualcuno mi dice che faccio bene ma qualcun altro mi dice: "quelli hanno le pipe gratis e tu le paghi, lo stupido sei tu!".
Dovrei iniziare a vendermi al miglior offerente e accettare i trenta denari?

F.

domenica 13 dicembre 2015

Perché, ora, ho poche pipe...

Tutto è iniziato sei anni fa. Fumavo solo sigari cubani ma il mio tabaccaio di fiducia fumava anche la pipa. Ne sono sempre stato affascinato.
Era una tabaccheria nella quale si poteva fumare, una delle poche in Italia... penso che ce ne siano solo due o tre.
La persona in questione fumava un'anatra dalle uova d'oro mezza liscia e mezza pettinata, il tabacco che ardeva da mattina a sera in quella radica era...... Cellini Forte ( quello nero per intenderci ).
Ogni volta che entravo in quel negozio sentivo quel profumo di panettone, uva e vino che avrei scoperto, molti mesi dopo, essere disgustoso fin dalla prima accensione.
Quell'odore però è sempre vivo nella mia memoria e mi fa ricordare ogni volta che cerco di immaginarlo come ho fatto ad innamorarmi della pipa.
Un giorno decisi di fare il passo che tanto desideravo fare: acquistai la mia prima pipa. Un'anatra dalle uova d'oro rusticata. Era una Half Bent Apple, non troppo lunga. Bocchinaccio in metacrilato scarso come pochi. Ma quell'anatrina che faceva capolino dal bocchino prestampato mi piaceva non poco.
Come sempre le prime fumate furono da lingua felpata. Ebbi dei bruciori che ancora ricordo e ogni sorso d'acqua era come una frustata in bocca.
Piano piano migliorai la mia tecnica di fumo e decisi di concedermi una seconda pipa... una Ser Jacopo ma onestamente non ricordo quale.
Continuai così a fumare le mie due pipe fiero di me stesso ma con una lingua che sembrava quella che ti propongono nelle osterie da camionisti col piatto dei bolliti.
Comprai poi delle Mastro de Paja, Stanwell, Savinelli e altri marchi che ora onestamente non ricordo.

Poco tempo avevo già racimolato una trentina di pipe.
Poi venne il momento di acquisti più importanti. Fiamma Di Re, Dino Da Campione, Winslow e Dunhill.
Ero affascinato, stregato da questo fantastico mondo e non potevo fare a meno di seguire le aste su internet e recarmi quanto più possibile dal mio "spacciatore" di fiducia... per fortuna o sfortuna ( questo non lo so ) mi sono potuto permettere spese folli che hanno sempre tenuto acceso il fuoco di questa mia passione.
Mi sono poi buttato sull'artigianato italiano... Le Nuvole, Duca Pipe, Baldo Baldi, Safferling, Gigliucci e tanti altri.
Ho avuto circa 500 pipe. Alcune comprate e rivendute nuove, altre vendute fumate qualche volte... altre ancora vendute fumate a più non posso e alcune regalate.
Molti mi hanno detto: "Ma perché hai venduto tutte quelle belle pipe?".
Fortunatamente non sono mai stato troppo attaccato agli oggetti, sopratutto alle pipe ( anche se ce n'è una che amo e dalla quale non mi separerò mai ).
Ho sempre comprato a prezzi buoni e venuto l'usato a prezzi ottimi... per far girare le pipe, per poterne provare altre, provarne di nuove.
Qualcuno dice che sono caduto in disgrazia e che quindi mi sono dovuto vendere tutto... spero che, a te che l'hai detto, oltre al cappello ti caschino anche le palle, e ricorda che fumi anche tu le mie pipe.
Dove mi giro vedo una mia pipa, sui forum, sulle pagine Facebook. E questo mi piace. Una parte di me è da qualcun altro e che gli piaccia o no è così.
Ecco perché vendo le mie pipe. Non perché non credo in quello che scrivo ( ho elogiato pipe che non ho più ) ma perché mi piace provare.
C'è stata, non lo nego, la fase del collezionismo compulsivo e sfrenato ma è passata. Ora acquisto, provo, e se non mi piace rivendo così da poter acquistare ancora e provare tutto ciò che mi piace e mi intriga.
La pipa è la mia passione, forse la mia malattia. Ma amo questo oggetto. Lo amo per ciò che mi ha fatto vivere e per le persone che mi ha fatto conoscere. 
È un accessorio sincero: se la radica fa schifo lo senti subito, se il bocchino non è di qualità lo senti e lo vedi nel giro di due fumate.
Ringrazio ancora una volta tutti quelli che hanno parlato bene di me ma anche quelli che hanno parlato male, malissimo... tutte queste persone tengono viva la mia passione.

E tu? Ce l'hai una pipa del Tosi?

lunedì 23 novembre 2015

Pipa In Schiuma Di Mare - Meerschaum

Tecnicamente è un minerale... scientificamente parlando: silicato idrato di magnesio! Si chiama schiuma di mare perché "qualcuno" vide questo materiale galleggiare, se non era, sul Mar Nero. Altri invece la chiamano sepiolite perché al suo stato grezzo assomiglia all'osso di seppia.
La produzione maggiore la troviamo in Turchia.
La pipa in schiuma rende le fumate molto dolci e fresche ma va trattata con dolcezza, con cura. Non bisogna batterla perché è estremamente fragile e anche un minimo sbalzo di temperatura la può danneggiare. 
Con il susseguirsi delle fumate la pipa in schiuma, inizialmente bianca, tenderà ad imbrunirsi e questo è il cosiddetto culottage. Per effettuare un corretto culottage bisogna fumare la pipa lentamente, senza far scaldare troppo il fornello. Le parti che si coloreranno prima sono quelle più lontane dal calore come il cannello.
( ecco il mio trinchetto in schiuma di mare
quando ancora era nuovo, bianco candido )
Un accorgimento utile sarebbe quello di fumare la pipa con i guanti in modo tale da non sporcare l'esterno del fornello con i grasso delle mani e da non lasciare impronte. Ricordiamoci che, scaldandosi, la schiuma diventa più morbida ed anche con una leggera pressione potremmo lasciare la nostra impronta digitale ben stampata sulla pipa!!!

Abbiate pazienza, il leggendario imbrunimento può richiedere migliaia di fumate e quindi tantissimo tempo!!!
( ecco la stessa pipa dopo un po' di fumate )
Per culottare la pipa vi consiglio tabacchi molo forti, carichissimi di nicotina facili da fumare in modo tale che non scaldino troppo il fornello. Ogni tanto mettete la pipa a testa in giù e fate in questo modo qualche boccata... favorirà la colorazione del fornello.

Personalmente mi ero già avvicinato al fumo della pipa in schiuma ma senza particolari attenzioni o "manie". Non molto tempo fa ho trovato questo trinchetto molto grazioso e ho quindi deciso di riprovare. Onestamente mi sto divertendo molto a fumare questa pipetta tanto carina.
Continuerò a culottare questa pipa sperando di poter, prima o poi, raggiungere una colorazione bella scura e poter esibire con fierezza e orgoglio il risultato delle mie fumate!

Ah non fate diventare questo passatempo una mania... non vi godrete più il vostro relax con la Meerschaum!!!


Francesco




mercoledì 18 novembre 2015

FLP e Lo Scivolone Di Natale! - Featuring Mario Pascucci Pipe

Come tutti gli anni il notissimo sito di fumatori di pipa FLP realizza per il natale una pipa celebrativa. Non mi ricordo precisamente se sono state per il natale o per l'anniversario ma ho posseduto diverse pipe realizzate per FLP.
Tra le tante ricordo con piacere: Duca Pipe, Safferling, Foundation, Santambrogio, Le Nuvole, Penzo e altri... Una delle mie preferite è la penzo in finitura corbezzolo che è tra le pipe che fumo di più.

Quest'anno per il natale è stata realizzata una Pascucci Pipe che, a quanto pare, dovrebbe essere una novità assoluta a livello italiano.
Cazzata!
Le Pascucci sono già in vendita su Neatpipe da più di un anno, compreso lo shape che viene proposto da FLP in "esclusiva" la differenza? Il prezzo! Per gli affezionati del sito il costo è il 50% in meno del costo sul sito milanese.
Ok la differenza del finissaggio ok tutto quello che volete ma la pipa è la stessa e non è una cosa mai vista prima. Come già detto la scuola è mastro di paga... come già detto... ne avremmo fatto volentieri a meno!
A voi il giudizio: A destra FLP a sinistra Neatpipe












E poi io sarei il cattivo consigliere.........

martedì 3 novembre 2015

Pipe Pascucci - Mai Più Senza

Seconda puntata della rubrica:

DICONO DI ME
"X è un buon venditore ma ha un cattivo consigliere"
( il consigliere sarei ovviamente io, commento fatto senza conoscermi )

Per tornare in tema quest'oggi parlerò di un nuovo marchio che cerca la sua nicchia di mercato nel mondo della pipa: Pascucci Pipe.
Il titolare ha lavorato per oltre trent'anni alla Mastro De Paja e ha poi deciso di aprire una sua manifattura di pipe! Un plauso alla temerarietà di questo imprenditore che ha deciso, oggi come oggi, di aprire una nuova attività.
Lo ammiro anche perché vedendolo lavorare è persona di grande manualità e abilità, e devo dire che è oggetto di invidia da parte mia.
Passiamo alle pipe... ne ho vista qualcuna dal vivo, non ne ho mai fumata una. Ma mi lascerò andare anche io a qualche commento al buio, giusto per osservare la legge del taglione.
La sabbiatura pesarese mi è sempre piaciuta molto, ma per il resto... 
Forme stantie, niente innovazione. Le linee di Mastro si vedono tutte....... purtroppo.
Potevamo farne a meno!

lunedì 26 ottobre 2015

Pipa Penzo Panel Canted - Giacomo Penzo

Qualche giorno fa decido di lasciarmi andare all'ennesimo acquisto... e devo dire neanche tanto istintivo! Era da un po' che volevo acquistare una pipa di Giacomo Penzo. Tra i rivenditori che hanno l'acume di tenere in catalogo le pipe del giovane artigiano nostrano c'è la tabaccheria Floppy Pipe con sede a San Benedetto del Tronto.
Ho avuto l'occasione di scambiarmi qualche e-mail con il Sig. Pierpaolo Spinozzi che si è mostrato cordiale e gentile sin dalle parole che mi ha scritto.
La pipa ordinata è arrivata con puntualità e velocità. Ed era proprio come me l'aspettavo. Le fotografie le rendevano giustizia in modo perfetto! Nel pacco vi erano anche due biglietti ( firmati in modo autografo e personalizzati ) destinati al cliente in oggetto... in questo caso io!

Ma bando alle ciance, parliamo della pipa!
La sabbiatura è veramente molto bella, la texture finissima e ben presente su ambedue le facce laterale della pipa stessa.
Il bocchino hand cut in cumberland è molto confortevole e il materiale è "morbido".

Giacomo Penzo si conferma una grande scoperta per quanto riguarda l'artigianato italiano. È veramente promettente e  accurato nelle sue realizzazioni e ha affinato molto la tecnica.
La pipa tutto sommato non è grandissima, ecco le misure: Lunghezza 137mm, altezza 55mm, diametro esterno 32mm, diametro interno 19mm, foro profondo 47mm e peso 38 grammi.
Ho già effettuata qualche fumata con questa pipa che si è dimostrata da subito molto buona... 
Essendo io fumatore quasi esclusivamente di tabacchi virginia mi sono servite quasi 5 ore ( precisamente 4h e 58 minuti ) per portare a termine due cariche quasi complete. Sono rimasto molto soddisfatto di questa nuova pipa.
L'unico piccolo difetto è a lucidatura del bocchino. Probabilmente non viene usata una carta abrasiva abbastanza fine e - sempre per quanto riguarda la mia personale opinione - non viene lucidata abbastanza l'ebanite cumberland che si opacizza molto velocemente.

Penzo si conferma un ottimo artigiano e la tabaccheria Floppy Pipe un esempio di cordialità e professionalità. Marchio e venditore da frequentare ancora!!!

sabato 24 ottobre 2015

"Pugnettari Di Facebook" & "Leoni Da Tastiera"

Amici carissimi, nella giornata odierna inauguro con piacere la nuova rubrica di PipeHole:

DICONO DI ME!
"L'altro è un volgare e calunnioso mentitore, roso dall'odio. Tosi, mi ci giocherei parecchio"


A questo punto mi sorge spontanea la seguente conclusione: non sarà mica diffamazione a mezzo stampa?
Caro il mio Artigianato Pipe ( e non sei Raffaello ) gli insulti che rivolgi alla mia persona nel tuo consesso di amichetti (cit.) mi rendono molto felice in quanto so benissimo, in questo modo, che continuo ad essere nei tuoi pensieri. Mi immagino che ogni qual volta che accendi la pipa tu pensi al mio bel faccione da stronzo e che in qualche modo la tua fumata inizi proprio così... male!
Guarda, io sono sempre stato aperto al dialogo, in quanto queste scaramucce non fanno altro che rovinare la nostra passione comune.
Aggiungo altresì che se dovessi mai commentare qualcosa sul tuo blog ( che leggo tra l'altro sempre molto volentieri... ed è la verità ) io ci metterei la faccia e sicuramente non mi nasconderei dietro un "Anonimo".

Ti vorrei ricordare che leggo sempre tutto quello che dici compresi gli insulti... dimmi tu se questo è un comportamento da persona matura! Visto che hai superato la cinquantina potresti alzare la cornetta e telefonarmi per mandarmi a fare in culo... ma a quanto pare preferisci le parole... perché di parole si tratta... ancora sono qui ad aspettare la lettera del tuo avvocato.
Continua a parlare di me... per favore... mi fa piacere sapere che riempio le tue giornate!

Quando vorrai sarò qui per un civile confronto e per chiarire quanto detto in questo anno che è trascorso da quando ci sono state le incomprensioni ormai ben note.

Oh... un panino in compagnia e l'incazzatura vola via!!!

lunedì 19 ottobre 2015

New Corn Cob Stem - Pipe In Pannocchia E Bocchini

Da qualche giorno sul sito della Tabaccheria Del Corso ( del caro amico Simone ) hanno fatto capolino i bocchini per le pipe in pannocchia. Qui il link diretto!
Sono dei semplici bocchini a flock ( per ora solo dritti ma presto anche nella versione curva ) che permettono di buttare via quelli in plasticaccia che sono venduti insieme alle amate pannocchiette.
Appena arrivati mi sono precipitato ad acquistare il trittico disponibile in tabaccheria... anzi, più che precipitato, ero lì quando è arrivato il pacco! 
Devo dire che onestamente non sono mai stato un assiduo frequentatore di queste pipe, ma da quando c'è questa possibilità ed è nata questa idea le carico più spesso... magari con qualche tabacco particolarmente "impestante" tipo i saponati della G&H.
Il prezzo a mio avviso è buono, e tanto vale acquistare tutti e tre i colori disponibili. Si sente la mancanza di altre colorazioni infatti presumibilmente ne arriveranno altre tre o quattro!

Può succedere che un bocchino non innesti perfettamente nel cannello... ma non vi preoccupate!!!
Basta fare come ho fatto io: ho spinto un po' più forte e si è incastrato. Ho messo la pipa in bocca ed è passata la paura!
I colori sono pochi ma presto se ne aggiungeranno degli altri e penso che li comprerò tutti quanti!!!

Vi allego un paio di foto prese dalla pagina della Tabaccheria del Corso. Io non ho voglia di farle!




domenica 13 settembre 2015

Il Sigaro Toscano - Orgoglio Made In Italy

Da qualche anno a questa parte durante i mesi più caldi dell'anno lascio sempre un po' da parte la pipa per darmi al Sigaro Toscano. Seguiranno una serie di articoli dove parlerò del toscano e delle differenze tra i diversi tipi prodotti.

I primi Toscani nascono nel 1818 a Lucca e vengono poi subito imitati, a metà '800, a Napoli. Questo sigaro è nato per sbaglio in quanto vennero usate delle foglie precedentemente bagnate ( per via di un incidente ) per creare dei sigari a basso costo che però furono subito apprezzati. Ora le fabbriche si trovano a Lucca e a Cava De' Tirreni.

Chi fuma Toscano va in cerca di una esperienza forte, gli aromi sono pieni e corposi. Non è un sigaro adatto a tutti anche se tra i tanti tipi proposti ce ne sono alcuni ( come il Garibaldi ) che sono più dolci degli altri. Il colore va dal bruno chiaro della seria Extra Vecchio al quasi nero di alcuni Pastrengo.
Il nostro amato compagno di fumate è costituto da tabacco Kentucky di produzione nostrana. La parte interna chiamata "ripieno" è quasi sempre di provenienza nazionale ( Toscana, Veneto, Umbria, Lazio e Campania ). Per la fascia esterna vengono utilizzate, per ragioni di maggior grandezza, foglie di tabacco Kentucky del nord America.
Il Toscano ha una superficie irregolare e sono evidenti alla vista e al tatto le nervature delle foglie ( tutto questo si accentua nei sigari fatti a mano ). Questo non è considerato un difetto bensì un pregio.
Ecco che quindi nasce il soprannome di "stortignaccolo".

La maggior parte dei toscani sono prodotti a macchina tranne le serie "top" ( Moro, Orignale 150, Millennium, Selected, Originale e Toscano Del Presidente ).

( Immagine presa dal sito www.manifatturesigarotoscano.it )
Piccola Curiosità: non viene dichiarato se Toscanello Speciale viene prodotto a macchina o a mano. Nelle confezioni infatti vengono inseriti anche ammezzati fatti a mano che avevano l'altra metà danneggiata e non adeguata alla vendita nel formato intero.
Lo Speciale nasce ( 1998  - Manifattura di Lucca ) dagli Originale, Antico e Antica Riserva. Oggi invece sono dichiarati solo gli ultimi due.
C'era un giochino che si faceva tra fumatori ( e l'ho fatto anche io con qualche scatola ): si doveva scoprire quale era l'originale cioè il più pregiato.
Una volta erano scarti e oggi non è ben chiaro cosa sia questo sigaro.
Le volte che l'ho comprato sono sempre stato soddisfatto dalla fumata e mi diverto a cercare di capire cosa sto fumando. Certo è che nessuno di quelli che mi sono capitati tra le mani assomiglia ad uno di quelli dichiarati dalla casa produttrice.
Un sigaro a metà? Un sigaro semplicemente sbagliato?
A me piace e questo basta e avanza.

giovedì 27 agosto 2015

Tom Spanu

Un altro pipatore e pipemaker
viene a mancare all'appello.
Spero che sia lieve, per te
ora, di la!



lunedì 24 agosto 2015

Pipe Volpe - Una Nuova Scoperta

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in una Pipa Volpe rodata e quindi ho subito deciso di acquistarla visto che ormai era da tempo che ne volevo acquistare una. La "fortuna" è stata anche che fosse di uno shape che mi piace che è il #55 di castello... in modo da andare oltre ad un mio preconcetto che 
avevo già argomentato precedentemente in un mio articolo dove sostenevo che non ha senso copiare le forme caratteristiche di un altro marchio. Per chi volesse l'articolo è qui ( e non ho cambiato idea eh! )
Il precedente proprietario è una persona che conosco e so che aveva dedicato questa pipa ai tabacchi virginia. La produzione è dell'anno 2014, radica di Manno. 

La pipa è ben fatta, il bocchino in cumberland tagliato a mano è veramente molto comodo anche se ancora non è perfetto, la testa è perfettamente simmetrica ( cosa che non si riscontra nelle #55 marchiate Castello ). Sabbiatura molto bella e le fumate del precedente proprietario evidenziano già le diverse tonalità della radica sotto la sabbiatura. Lo scovolino passa dall'asola del bocchino al fornello senza alcun problema. Dopo queste considerazioni decido di accenderla per capire se è una pipa che è solo bella da vedere. Scelgo l'Orlik Golden Sliced.
Fin dalle prime boccate si dimostra una buona pipa, forse per i miei gusti il fornello è leggermente grande ma in questo caso non mi dispiace affatto. La radica, che comunque non mi pare molto invecchiata, è buona e asciutta. Finisco la fumata, la pipa è ancora calda, svuoto e carico nuovamente. Nessun problema durante la seconda fumata. Acqua zero, gusto ottimo, comfort ai massimi livelli.
Il giorno seguente effettuo ancora un paio di fumate e la pipa non mi delude, anzi! Sono piacevolmente sorpreso.
Mi reco quindi da Simone della Tabaccheria Del Corso di Rimini e acquisto una seconda Volpe che ha in catalogo. Una panel leggermente diversa dai soliti canoni, come dice lo stesso Simone: "è una pipa con la spalla piuttosto robusta, caratteristica delle panel by Volpe".
La produzione è del 2015 ( circa metà anno ) e la differenza si vede lontano un miglio. La sabbiatura è sempre ben fatta, la radica però è presa da Mimmo Romeo e devo dire che a pipa nuova il legno emana un odore dolce, quasi biscottato, che devo dire mi ha convinto ad acquistarla.  Il bocchino è sempre tagliato a mano ma ora è tutta un'altra storia! L'asola è veramente migliorata e il dente, seppur importante visto che si tratta di una panel, è veramente molto molto comodo.
La rifinitura del cumberland è perfetta, non c'è una sbavatura. i progressi si vedono... eccome se si vedono. Il materiale è ottimo e il colore è eccezionale. Il foro è molto aperto e assicura un tiraggio ottimo ma non eccessivo. Devo dire che in qualche modo mi ricorda i bocchini delle pipe di Brian Ruthenberg.
La sostanziale differenza tra le panel di Carlo Volpe e le altre è che, poggiando la pipa su un piano, la testa guarda leggermente indietro. Questa particolarità unita alla pregevole fattura del bocchino fanno si che queste pipe siano veramente attraenti oltre che buone da fumare. Ma ora è il momento di descrivere, per quel che posso, le mie prime impressioni riguardo la qualità della fumata.
Ho scelto anche per questa pipa L'Orlik Golden Sliced. La prima fumata è un po' calda ma non troppo... il legno sprigiona un sapore dolcissimo che si riflette anche sul tabacco che risulta essere veramente buono!
Finita la prima carica lascio raffreddare un attimo la pipa e carico per la seconda volta. Tutto confermato!!! Gusto eccellente, zero acqua e tabacco che "si fuma da solo". Per ora il bilancio delle Pipe Volpe è positivo!

Ho conosciuto Carlo durante l'edizione della Festa Della Pipa di Cagli del 2014. Fin da subito l'ho trovato una persona gradevole.
Purtroppo vivendo in una società altamente digitalizzata è molto facile fraintendere alcune conversazioni e non capire il reale tenore delle frasi che ci vengono dette ed è altrettanto difficile far capire il tenore di quelle che diciamo. Forse per questo Carlo non gode della simpatia di molti.
C'è anche da dire che è uno dei pochi pipemaker che ha delle liste di attesa lunghe 4 mesi. Che ci vada a genio o no è innegabile che il suo lavoro è ben svolto, che il prodotto è ottimo e che merita di essere apprezzato per quello che è. Se poi vogliamo dire che le sue pipe fanno schifo solo perché non ci sta simpatico allora è un altro conto.......... ma questo è un ragionamento da imbecilli!

sabato 15 agosto 2015

La Massoneria della Pipa

Se sei un amico ti osannano,
Se non gli fai uno sconto ti scannano
Buoni amici,
Finché li tratti bene...
Ti chiedono sconto sul rodato
E poi te lo mettono in culo e "amici" è una parola del passato.
Ma ricordate, quel che fumo... è quello che ho scartato!
Prima eri il loro venditore di fiducia
La loro non era amicizia ma solo astuzia,
C'è poi un burattinaio che dall'alto tira i fili
Ma dei suoi leccapiedi necessita gli ausili.
Un po' la passione mi è passata,
Ma non se ne è mai andata,
Diffidate da certi fumatori
Alcuni si credon belli,
Con bombette come cappelli
Altri inventano stronzate
Perché le loro vite altrimenti sarebbero buttate
Diffidate, ripeto, da certi fumatori
Non sono vostri amici
Ma solo grandi attori.





P.S. aspetto ancora la tua letterina o quella di persona da te delegata... o come al solito sei solo chiacchiere e tastiera?

lunedì 25 maggio 2015

Artigiani e pipe, un amore o un lavoro?

Sono sempre stato attratto dal mestiere dell'artigiano tant'è che mi ci sono anche cimentato in un paio di occasioni con risultati incoraggianti ma non ho mai pensato di allestire un mio laboratorio.

Per me la fondamentale differenza è questa:

- chi lo fa per lavoro vede nel pezzo di legno e di ebanite una spesa che poi si tramuta in guadagno al momento della vendita,

- chi lo fa per amore di ciò che produce vede nella radica e nell'ebanite la pipa finita, vede la forma, la venatura del legno... immagina i passi che lo porteranno a finire l'ennesimo capolavoro ma ha anche paura di dover buttare tutto perché quella pipa gli stava venendo benissimo ma purtroppo la radica ha un difetto.

Ecco per me l'artista della pipa vede subito il risultato del suo lavoro e non pensa ( almeno nell'immediato ) alla pecunia che ne ricaverà. È un'idea molto romantica del mondo della pipa ma mi piace pensare che ci sia ancora qualcuno che è così.
Qualcuno che fa il suo lavoro per soddisfare la sua voglia di creatività e non la smania di acquisti del buyer di turno.
Qualcuno che ancora quando gli viene una bella pipa dice: "Beh io questa me la tengo per me".


Un abbraccio

Francesco

giovedì 12 marzo 2015

I Pezzenti Della Pipa

Ciao a tutti,
scriverò oggi dei pezzenti che girano nel mondo della pipa... artigiani e "buyer".
Non so se per educazione o per vergogna non ho mai chiesto sconti al tabaccaio nel quale faccio i miei acquisti... per carità nulla di male.
Se qualcuno AD ESEMPIO va da Alpascià e vede che se tutte le Dunhill c'è uno sconto del 10% se sente quindi legittimato ad andare AD ESEMPIO da Novelli e chiedere pari sconto in modo da giocare a chi spara il prezzo più basso per guadagnare due soldi.
Voglio sottolineare che se un negoziante si svende per un 10% di sconto su un articolo di lusso come Dunhill vuol dire che c'è qualcosa che non va!!! Il prodotto di lusso si paga a prezzo pieno.

Ma ora arriva il bello... se c'è una pipa già scontata, AD ESEMPIO del 20%, come ti permetti di chiedere un ulteriore sconto? Vuoi acquistare un oggetto costoso, scontato e poi chiedi due spicci di sconto. A me le persone così fanno pena.

Mi fanno parimenti pena i venditori che per pochi euro o per un articolo sul blog di turno si prostituiscono come sulle peggiori tangenziali d'Italia.

Francesco.


P.S. Fumate sereni!